Perché le donne cinesi e giapponesi sono tutte magre: non è genetica

Passate le feste sono molte le donne che fanno fatica a guardarsi allo specchio e si sentono appesantite e ingrassate. La stessa cosa non si può dire delle amiche asiatiche che sembrano sempre essere magre come un fuscello. Ma a cosa è dovuto questo reale fenomeno?

Il rapporto con il proprio corpo non è mai semplice. Specialmente se si è donne, ci si abitua fin da piccole a fare confronti, a voler cambiare aspetto a tutti i costi e ad inseguire standard estetici a volte totalmente irrealistici e dannosi. Alcune persone, certamente, hanno più fortuna di altre e magari si ritrovano un fisico da urlo per genetica. Anche per le donne asiatiche è così? A tutti sarà capitato almeno una volta di notare quanto sia difficile trovare cinesi, giapponesi e coreani sovrappeso e quanto invece siano tendenzialmente più magri e snelli degli occidentali. Pensare che sia una caratteristica genetica è la via più semplice, ma non è del tutto vero.

Ci sono altri fattori, infatti, che concorrono a questo risultato, che è un dato di fatto: il tasso di obesità e sovrappeso nei popoli dell’estrema Asia è nettamente inferiore a quello in Europa o negli Stati Uniti. Il DNA c’entra, ovviamente, ma non è affatto il motivo principale di questa magrezza diffusa. Allora quali sono le motivazioni? È possibile imitarli per uno stile di vita più sano? Ecco tutte le risposte che cercate.

Il vero motivo per cui le donne asiatiche sono più magre

Vi sono, appunto, diversi motivi per cui è possibile riscontrare questa evidente magrezza nelle popolazione dell’estrema Asia. Primo fra tutti, banalmente, la dieta! Anche se diete uguali producono risultati diversi su ogni individuo e che non è certo l’unico fattore che determina il peso di una persona, è pur vero che i regimi alimentari occidentali, come quello mediterraneo, sono più ricchi di grassi e più calorici.

Inoltre siamo abituati a consumare porzioni piuttosto grandi e più pietanze nello stesso pasto. Per gli asiatici, specialmente i giapponesi, non è così: si tende a mangiare piccoli piatti unici. Magari anche ricchi di carboidrati come riso, ramen e noodles ma pur sempre in quantità inferiore rispetto ai nostri pranzi con primo, secondo e frutta. Bevono tendenzialmente solo acqua evitando bibite zuccherate, come spesso accade in Occidente.

Parlando di bevande, gli asiatici tendono a non consumare soda, Coca-Cola, tè confezionato, birra o vino, piuttosto preferiscono tè verde senza zucchero o acqua. Questa abitudine elimina tantissime calorie e zuccheri che altrimenti verrebbero consumati ogni giorno. In più, il tè è estremamente positivo per la salute, ricco di antiossidanti e che mantiene giovani più a lungo.

Un’altra sana abitudine che manca a molti occidentali è quella di camminare anche distanze molto lunghe per raggiungere posti di lavoro e scuole. La maggior parte di noi usa la macchina, anche avendone più di una per la stessa famiglia.

Soprattutto in Giappone, ma anche in molte zone della Cina e della Corea, si cammina per chilometri e anche se può sembrare stancante e faticoso, è estremamente benefico per la salute, non solo per restare magri. Andare a piedi o in bicicletta è un ottimo modo innanzitutto per rispettare l’ambiente e inquinare di meno, per scongiurare infarti e malattie cardiovascolari e per rafforza muscoli e ossa. Basta poco tutti i giorni!

In Giappone non si può essere obesi per legge!

Strano ma vero, nel 2008 è stata approvata una legge che impedisce alle persone dai 40 ai 75 anni di superare un certo girovita (85 per gli uomini e 90 per le donne). Questo serve non tanto a punire o multare chi non rientra negli standard ma a disincentivare gli stili di vita poco sani, che diventano più pericolosi proprio in questa fascia d’età. La maggior parte delle aziende giapponesi, infatti, obbliga i suoi dipendenti a fare ginnastica prima dell’orario di lavoro che li costringerà a rimanere seduti alla scrivania per tanto tempo.

Allo stesso modo nelle scuole asiatiche l’ora di educazione fisica è molto più importante che in Occidente, dove raramente si hanno palestre così attrezzate. Questi metodi possono sembrare eccessivamente rigidi e discriminatori per certi versi, ma sono un modo evidentemente efficace di mantenere il più possibile in salute la maggior parte della popolazione. Se i paesi dell’estremo Oriente hanno l’aspettativa di vita più alta del mondo, un motivo ci sarà pure!