Capodanno sta arrivando ed è il momento di pensare al cenone. Se siete indecisi tra cotechino e zampone: ecco tutto quello che dovete sapere.
Gli italiani alle tradizioni ci tengono e se ce n’è una che sembra davvero dura a morire è quella del cenone dell’ultimo dell’anno con cotechino e zampone per attirare fortuna e guadagni per l’anno in arrivo. Anticamente i maiali venivano macellati proprio a dicembre per fare le scorte invernali di carne e da qui deriva l’usanza di consumarne proprio il 31 dicembre.
Ma se state pensando a che cosa portare alle cene dei vostri amici e siete indecisi tra zampone e cotechino, dovreste prima conoscere la vera differenza tra i due: ecco tutto quello che avreste sempre voluto sapere. Se ci fermassimo all’aspetto dei due, potremmo pensare che siano completamente diversi. La verità è che la sostanza di cui sono fatti è la stessa: carne di maiale macinata unita a cotenna, chiodi garofano, pepe o noce moscata
La differenza sta nell’involucro: lo “zampone” deve il suo nome proprio al suo rivestimento, la zampa del maiale. Per il cotechino, invece, si tratta del budello. Questa diversità rende anche il primo più calorico del secondo, perché in cottura rilascia più grassi, anche se entrambi sono decisamente inadatti ad una dieta dimagrante.
La qualità è alta per tutte e due: originari di Modena, hanno ottenuto il marchio IGP che lo conferma. Se Modena ha dato loro i natali, è altrettanto vero che sia lo zampone che il cotechino sono consumati in tantissime altre regioni come la Lombardia, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia.
Se state pensando di acquistarli per il cenone del 31 dicembre, potete scegliere tra la versione precotta o fresca. Quella precotta è utile se avete poco tempo a disposizione: bastano 30 minuti in acqua bollente e sarà pronto! Quello fresco richiede decisamente più impegno e dovreste avere minimo 2 ore di tempo perché si cuocia bene. Non solo, la carne va preparata prima di essere bollita: dovrete bucherellarla con una forchetta, avvolgerla in un telo o nella carta stagnola.
Una volta deciso tra zampone o cotechino, come fare per abbinarlo? La più classica ricetta, naturalmente, è con le lenticchie. La tradizione, anche in questo caso, vuole questi legumi come portafortuna per un anno nuovo e migliore. Se acquistate le lenticchie secche, mettetele in ammollo a riposare per una notte. Il giorno successivo sciacquatele, eliminando le impurità. Cuocetele in una pentola con carote, sedano e cipolle e qualche cucchiaio di olio extravergine. Aggiungete poi anche aglio, alloro e chiodi di garofano.
Fate bollire a fuoco lento per circa 45 minuti, aggiungendo un pizzico di sale e pepe. Unitele al vostro cotechino o al vostro zampone, precedentemente cotto e accompagnate con del pane tostato in padella arricchito da un filo di burro. Per una variante originale, potete servire le lenticchie anche con pancetta e patate croccanti, ma rompere la tradizione del cotechino non è da tutti!
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