Ogni gravidanza è a sé tanto che ogni donna che ha vissuto questa esperienza potrebbe raccontarla in modo completamente diversa rispetto alle altre. Alcuni disturbi, però, sono particolarmente diffusi soprattutto durante alcune fasi, uno di questi è la stitichezza.
Durante la gravidanza può succedere di tutto, anzi succede proprio di tutto. Il corpo di una donna è soggetto a talmente tanti cambiamenti che spesso si fatica a riconoscersi. Parlare e confrontarsi con persone che hanno affrontato la stessa esperienza in alcuni casi può aiutare a sentirsi meno sole e meno spaventate.
Gli stati d’animo cambiano velocemente, ma non è solo una questione ormonale. La paura di andare incontro a qualcosa di completamente sconosciuto (nel caso dei primi figli) può terrorizzare tanto la mamma quanto il papà. In altri casi a soffrire alcuni disturbi tipici del periodo è solo la donna perché si tratta di fastidi veri e propri. Nausee, pressione bassa, stitichezza, ritenzione idrica, perdita del sonno o eccessiva stanchezza sono alcuni di questi.
Cos’è la stitichezza
La stitichezza è un disturbo, a volte anche un sintomo, che può manifestarsi a chiunque a prescindere dall’età. Si tratta di un problema fastidioso che comporta la mancata evacuazione delle feci. I fattori che ne provocano l’insorgenza sono numerosi. Incidono sicuramente lo stile di vita, l’assunzione di medicinali, l’alimentazione e alcuni problemi metabolici. In gravidanza purtroppo molte donne ci soffrono, cosi da creare altri disturbi che non aiutano affatto.
Non essendo una malattia, la stitichezza non ha bisogno di una vera e propria cura, ma il soggetto che ne soffre può mettere in atto alcune azioni per risolvere la situazione. Bere bevande calde prima di andare in bagno e massaggiare l’addome sono delle azioni che possono contribuire a facilitare l’espulsione delle feci. Anche in questi casi, dato che il disturbo può essere il sintomo di qualcosa di più grave, è necessario confrontarsi con il medico.
Stitichezza in gravidanza, come combatterla
Questo disturbo è estremamente diffuso nelle donne incinte. Non si tratta di una problematica costante per tutti i 9 mesi ma si può presentare in diversi momenti, solitamente si palesa all’inizio e alla fine. Quando il ginecologo, sin dalle prime visite con la paziente, consiglia una dieta ricca di fibre e di fare attenzione al peso, lo fa per evitare l’insorgere di alcuni disturbi come la stipsi. L’alimentazione è un fattore che influenza notevolmente l’attività intestinale per questo è particolarmente consigliato assumere grandi quantità di frutta e di verdure, oltre che di cereali.
Nella prima fase della gravidanza il disturbo si presenta a causa del progesterone un ormone che influisce sulla pigrizia dell’intestino. Più avanti la situazione si può verificare una seconda volta a causa di altri ormoni che assorbono l’acqua dell’intestino. Quindi idratarsi a sufficienza e svolgere una moderata attività fisica rappresentano degli alleati contro il fastidioso disagio. Liquidi e fibre ricoprono un ruolo cardine durante tutte le 40 settimane, ma in alcuni casi si rivelano insufficienti. Se contemporaneamente a questo si presentano anche altri disturbi, la donna si può dimostrare particolarmente insofferente.
Se è vero che le verdure sono ottime contro questo tipo di problematiche, è altrettanto vero che possono aumentare il bruciore di stomaco e le nausee. Giungono in soccorso i rimedi naturali, è possibile, sotto consiglio medico, utilizzare ad esempio la tisana ai semi di finocchio, da assumere in piccole quantità, dopo essersi consultati con uno specialista, e la tisana alla melissa. Prodotti consigliati anche durante l’allattamento. In commercio ci sono molti aiuti anche naturali da prendere in considerazione, sciroppi e pastiglie masticabili ma è sempre meglio chiedere un parere al ginecologo o al vostro farmacista di fiducia, in base alle vostre esigenze e al vostro quadro clinico vi aiuterà a fare la scelta migliore.