Il legame che si crea tra una madre e il proprio figlio non sempre può essere spiegato attraverso i dati. Uno studio, però, è riuscito a dimostrare come il profumo dei bambini sia in grado di trasformarsi in una sorta di dipendenza per i genitori.
Il mondo della maternità, e della paternità, è fatto di tante piccole scoperte. Alcuni comportamenti dei genitori e dei neonati sono stati oggetto di studio per comprendere il perché di determinati meccanismi. Test e osservazioni hanno portato a dei risultati sorprendenti. Il legame che si crea tra una madre e un figlio al momento della nascita è qualcosa di primordiale e si basa su una serie di fattori fisiologici dimostrati scientificamente.
Il neonato, per esempio, nelle prime settimane di vita non è ancora capace di vedere bene, ciò che riesce a percepire attraverso gli occhi è solo una serie di ombre. Eppure sin da subito riesce a percepire la presenza della madre. Questo accade perché contemporaneamente si attivano altri sensi: l’olfatto e l’udito. E questo spiega anche alcuni riti che riguardano il parto; le ostetriche avvicinano immediatamente il piccolo al corpo della madre per creare un imprinting, è in quel veloce momento che tutto ha inizio. Col passare del tempo il bambino affinerà sempre di più le sue naturali capacità imparando, piano piano, a stare al mondo e a relazionarsi con lo spazio che lo circonda.
La risposta a questa domanda non è per nulla scontata e non va ricercata solo nell’affetto che lega le due figure. Tutti sembrano andare pazzi per il profumo dei piccoli appena venuti al mondo, un aroma inebriante dalle note dolciastre che oscillano dalla vaniglia e si avvicinano a quelle dello zucchero a velo. Si tratta di uno di quegli odori che chiunque riesce a riconoscere ma che è estremamente difficile da spiegare con parole. Le prime a perdere la testa per la fragranza dei piccoli appena nati sono le madri, solitamente maggiormente coinvolte anche emotivamente per una serie di altri fattori.
In natura gli odori giocano un ruolo fondamentale per tutte le specie, anche per quella umana. Si tratta di una conferma arrivata da alcuni test congiunti eseguiti da studiosi americani, canadesi ed europei. I ricercatori hanno raggruppato un insieme di 30 donne, 15 neo mamme e 15 senza figli le quali sono state sottoposte profumo di un neonato nato da pochi giorni. L’obiettivo era comprendere come rispondeva il cervello delle persone coinvolte nello studio sotto lo stesso stimolo.
Nonostante ogni piccolo abbia delle caratteristiche diverse e del tutto personali, è emerso un dato indiscutibile: alcune aree del cervello delle madri si sarebbero attivate proprio come si attivano quelle di coloro che soffrono di dipendenza da stupefacenti. Ecco confermato quello che la gente sapeva già da tempo senza conoscerne le motivazioni biologiche: l’odore dei bambini provoca una vera e propria schiavitù.
Non solo le madre, ma anche le altre donne hanno reagito positivamente al profumo, ma la reazione delle mamme sarebbe stata più intensa. Tutto merito della dopamina, un neurotrasmettitore che influisce sull’umore e sul sistema di gratificazione e ricompensa di cui ogni individuo è dotato. Insieme alla serotonina vengono definiti gli ormoni della felicità. Al momento non sono stati effettuati ulteriori studi analoghi che coinvolgono gli uomini.
Se stai cercando un metodo naturale e fatto in casa contro quei terribili mal di…
Non riuscire ad addormentarsi se non con il seno della mamma è una condizione comune…
Fare i genitori è difficile e non esistono manuali. Ecco perché purtroppo sbagliare è più…
Cerchi una merenda semplice, veloce e genuina per tuo figlio? Questa ricetta è quello che…
Questi gnocchettoni al pomodoro sono la ricetta anti-spreco che stai cercando: facili, veloci, economici, svuoteranno…
Un secondo piatto che farà impazzire anche i vostri bambini, semplice ed economico: deliziose patate…