Quando si celebra una ricorrenza l’antipasto all’italiana non mancano mai: prosciutto, formaggi e prodotti tipici arricchiscono le tavole con colori e profumi inebrianti. A essere stato sottoposto al richiamo alimentare è uno dei cibi più amati delle feste.
Mancano pochi giorni alla cena della vigilia, nella maggior parte delle case degli italiani il menù è stato definito e la spesa è stata fatta. Non resta che mettersi in cucina per preparare le portate da servire ai propri ospiti. Tutto potrebbe procedere nel migliore dei modi se non fosse per l’ennesimo richiamo alimentare appena comunicato dal Ministero della Salute.
Anche questa volta a rischio c’è il tipico antipasto all’italiana. A metà dicembre un avviso delle autorità aveva destato non poca preoccupazione a causa delle larve di anisakis trovate all’interno delle alici sott’olio. Una grande quantità di pesce infestato dal parassita è stato ritirato per tempo, ma a distanza di qualche giorno la situazione si è ripresentata. Il caso più recente è stato motivato con il rischio di contrarre la salmonella
Richiamo alimentare
Il Ministero della Salute ha ricevuto indicazioni da parte dell’azienda produttrice del rischio di salmonella trovato in uno degli alimenti più amati da grandi e piccini. Il lotto interessato dal ritiro alimentare è L22D259 prodotto da La Bottega del Gusto con scadenza il 17-01-2023. Il prodotto in questione viene distribuito e venduto dal marchio Eurospin, uno dei maggiori marchi della gdo presenti sul territorio nazionale.
Si tratta del Salame di Milano da 350 g. spesso utilizzato in antipasti o come snack. Da quanto si apprende dal documento condiviso dal ministero il motivo risiede nella ”Possibile presenza di Salmonella spp”. Le autorità consigliano di non consumare il salame a scopo precauzionale.
Cos’è la salmonella
La salmonella è un batterio che provoca la maggior parte delle infezioni intestinali. Le reazioni provocate da questo parassita possono essere tifoidee – responsabili della febbre tifoide e delle febbri enteriche – e non tifoidee, solitamente meno gravi delle prime. Come si legge dal documento ufficiale, in questo caso si tratta di salmonella spp, quindi la causa delle infezioni più critiche. Alcuni studi hanno dimostrato che circa il 50% delle intossicazioni gastrointestinali sono causate dal batterio trovato nel salame soggetto al ritiro.
La salmonella si trasmette all’uomo tramite l’assunzione di cibi contaminati come uova o carni poco cotte o non adeguatamente trattate. Il salame è un insaccato che viene sottoposto a stagionatura, un procedimento che non permette una totale protezione dai batteri e questo è uno dei motivi per cui durante la gravidanza viene sconsigliato questo tipo di alimento.
Il batterio colpisce principalmente l’apparato digerente e solo nei casi più rari, e gravi, viaggiando attraverso il sangue raggiunge altre zone dell’organismo. I sintomi maggiormente diffusi con cui si manifesta una tossinfezione sono la diarrea, la nausea e il vomito seguiti da un innalzamento della temperatura.
Soggetti a rischio
Il cibo contaminato non è l’unico mezzo di trasmissione però, in alcuni casi è possibile entrare a contatto con i batteri anche attraverso l’acqua. Gli effetti si possono manifestare a partire dalle 12 ore successive dal contatto col cibo contaminato e la loro gravità può variare a seconda dei casi. I soggetti maggiormente a rischio, come sempre, sono i più fragili: bambini piccoli, anziani e persone affette da malattie che coinvolgono i globuli rossi come anemia e autoimmuni. I modi per prevenire il contagio riguarda soprattutto il trattamento del cibo: meglio cuocerlo sempre e a lungo.