Lo scambio dei regali di Natale è ormai un’abitudine talmente radicata che in pochi si domandano da dove derivi. È un’usanza pagana o ha a che fare con la religione? La risposta potrebbe stupire chi la reputa solo un’abitudine consumistica.
Il Natale e il periodo che precede le feste, così come quello successivo che dura fino al giorno della Befana, è caratterizzato da un serie di riti. Le azioni che si ripetono tutti gli anni vengono compiute dalle persone in maniera quasi inconscia e automatica, ci siamo chiesti quale sia l’origine di una delle usanze più diffuse: lo scambio dei regali. In molti non apprezzano questa abitudine reputandola superficiale e materialista.
Ogni anno le pagine dei media si riempiono sempre delle stesse notizie che riportano il malcontento di chi non è d’accordo con lo scambio di doni: “Si perde il vero senso del Natale” oppure “È solo un modo per fare spendere più soldi ai cittadini”; quante volte avete ascoltato, o letto queste frasi? Ma allora qual è il vero senso del Natale.
Erroneamente si tende a credere che il dono natalizio sia il frutto di una società consumistica, in realtà le sue origini sono molto antiche. Oggi a Natale tutti lo sanno, si celebra la nascita del bambino Gesù, ma la festa esisteva già prima come celebrazione pagana. Per spiegare la nascita dei regali natalizi bisogna rispolverare delle nozioni di storia della religione cristiana.
I tre Re Magi, saggi astrologi, venuti a conoscenza della nascita del re dei Giudei si misero in cammino per raggiungere Gerusalemme. Gaspare, Melchiorre e Baldassarre portavano con loro dei doni da offrire in dono al bambino appena nato: oro, incenso e mirra. Secondo la tradizione cristiana il gesto compiuto dai Re Magi sta alla base della successiva diffusione dello scambio dei doni. Ma questa è solo una prima versione che prende origine proprio dalle Sacre scritture.
Come detto in precedenza il Natale esisteva già come festa pagana e veniva celebrato agli inizi di gennaio. Durante le celebrazioni del ‘nuovo inizio’ le persone si scambiavano degli omaggi fatti a mano o dei ramoscelli verdi come segno di augurio e di prosperità. È probabile che le due tradizioni si siano fuse quando il Natale è stato assimilato dalla Chiesa Cattolica.
L’usanza di scambiarsi i regali di Natale è ormai diffusa in tutto il mondo, c’è chi li spacchetta la notte della vigilia e chi il 25 Dicembre. In America è nato il simbolo commerciale, Babbo Natale. La storia del nonnetto trainato dalle renne con la slitta colma di doni sembra avere origini angloamericane, anche se alcune caratteristiche sono simili a quelle raccontate nella storia di San Nicola.
Anche in questo caso la tradizione pagana si è fusa con quella cristiana, un legame che alla gente pare piacere. In Cina invece il Natale si celebra in concomitanza del solstizio d’inverno. Come in Italia le famiglie si riuniscono per celebrare ‘il ritorno’ secondo il calendario cinese dei giorni più luminosi. Lo scambio dei regali è immancabile anche là nonostante una bassissima percentuale di popolazione cristiana.
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