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Larve in prodotto sott’olio: controllate subito se lo avete in casa, rischio gravissimo

Le autorità hanno rilevato la presenza di larve all’interno di un prodotto alimentare confezionato. Trattandosi di un cibo particolarmente utilizzato nelle vostre cucine, il rischio fisico avrebbe potuto causare seri danni alla vostra salute e quella degli ospiti.

Durante i periodi pre festivi i controlli, da parte delle aziende produttrici e delle autorità, aumentano per garantire una maggiore sicurezza ai consumatori. Le verifiche effettuate spesso lasciano emergere dei difetti o delle problematiche dei prodotti alimentari confezionati; basta poco per rendere un alimento non più idoneo al consumo. In questo caso la società responsabile e il Ministero della Salute si affrettano a comunicare le dovute informazioni ai rivenditori e ai cittadini.

Larve in un prodotto alimentare piccolobimbo.it

Il Ministero della salute recentemente ha comunicato un ritiro alimentare per la presenza di larve all’interno del prodotto confezionato. Il richiamo per rischio fisico è arrivato giusto in tempo per salvare pranzi, cenoni e apertivi di Natale. La presenza di parassiti avrebbe potuto provocare un’intossicazione a voi e ai vostri ospiti con tanto di nausea e vomito. In questo caso non va assolutamente consumato e le autorità consigliano la restituzione al punto vendita.

Ritiro alimentare per la presenza di larve

Gli organi competenti interni all’azienda produttrice hanno accertato la presenza di larve, nello specifico di Anisakis, all’interno delle alici confezionate sott’olio. I ritiri comunicati dal Ministero sono due e riguardano due marchi diversi. Nel primo caso si tratta di Alici marinate in vaschette sotto’olio prodotte da Artigiana Sud srl (nome del marchio e del produttore). I lotti interessati dal ritiro sono i seguenti: 121022-171022-201022-241022-261022-271022-071122-081122-141122-161122- 221122-241122. Scadenze richiamate:12/04/23-17/04/23-20/04/23-24/04/23-26/04/23-27/04/23- 07/05/23-08/05/23-14/05/23-16/05/23-22/05/23-24/05/23.

Alici sott’olio ritirate dal mercato Piccolobimbo.it

Nel secondo caso il prodotto è il medesimo ma venduto con il marchio Opramolla Mario Eredi srl. Le vaschette da 200 g. soggette al ritiro alimentare, sempre per il medesimo motivo, sono quelle appartenenti ai seguenti lotti: 171022 – 271022 – 071122 – 221122. Scadenze Richiamate: 17/04/23 – 27/04/23 – 07/05/23 – 22/05/23.

Cos’è l’anisakis e quali sono i pericoli

L’anisakis trovato all’interno delle alici sott’olio è un parassita tipico di alcune tipologie di pesce che, se ingerito, provoca conseguenze spiacevoli. Il parassita in questione si può trovare nel pesce crudo, non trattato o nel pesce poco cotto. Nel Mediterraneo è molto diffuso, di conseguenza parte del pesce pescato può contenere larve di questo tipo. I pesci maggiormente attaccati dall’anisakis sono lo sgombro e il pesce sciabola.

La facile circolazione dell’anisakidi è uno dei principali motivi per cui si sconsiglia di mangiare pesce crudo e soprattutto non trattato. Difficilmente le larve ingerite si trasformano in parassiti adulti, una volta a contatto con l’organismo umano è facile che muoiano, ma non sempre va così. Quando le larve riescono a sopravvivere e ad arrivare all’intestino attaccano la mucosa causando la anisakidosi gastrointestinale. 

Anisakis Parassita Piccolobimbo.it

I sintomi possono comparire dalle 4, 6 ore dopo avere mangiato il pesce contaminato oppure a distanza di giorni. L’infezione si presenta con dolori addominali alla bocca dello stomaco, nausea, vomito e febbre. Nei casi più gravi l’anisakis riesce a perforare la mucosa gastrointestinale causando delle emorragie. I disagi causati dall’ingestione di pesce crudo possono arrivare a provocare uno shock anafilattico. L’anisakis muore a temperature basse, basta cuocere il pesce a 60° per almeno 10 minuti per eliminare il parassita, ma per non intercorrere in questo tipo di pericolo è fondamentale acquistare pesce tracciato e trattato in modo corretto; marinatura, salagione e affumicatura non bastano.

A partire dal 2004 i ristoratori e rivenditori devono sottostare a delle regole ferree imposte a livello nazionale ed Europeo per tutelare la salute dei loro clienti.

Francesca Capparelli

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