La sesta malattia fa parte delle gruppo di malattie esantematiche, infezioni altamente contagiose e un tempo estremamente diffuse. La scienza ha fatto numerosi passi avanti in materia, ma mentre alcune malattie hanno smesso di circolare, la sesta malattia ancora infetta i bambini. Ecco il motivo.
Rosolia, varicella morbillo e molte altre fanno parte delle malattie esantematiche, delle infezioni molto comuni e diffuse tra i bambini piccoli. Oltre a quelle che posseggono una denominazione specifica ne esistono delle altre che prendono il nome dall’ordine in cui sono state scoperte. Si tratta della quarta, quinta e sesta malattia. Tutte e tre provengono da virus o batteri differenti e si manifestano diversamente l’una dall’altra.
Oggi sentire parlare di contagi di malattie esantematiche è raro grazie a un decisivo intervento del governo. Nel 2017, con il Decreto legge 73 del mese di giugno, poi modificato dalla Legge 113 del luglio dello stesso anno, è stato imposto l’obbligo vaccinale per tutti i bambini di età compresa tra zero e sedici anni e anche per i minori stranieri non accompagnati. L’obbligo non prevede il vaccino per la sesta malattia e il motivo è semplice.
Le malattie esantematiche sono quelle che si presentano con la comparsa di un’eruzione cutanea: pustole, macchie, chiazze e a volte anche lividi di varia grandezza sono sintomi tipici della varicella, della rosolia e della sesta malattia. In alcuni casi le macchie portano fastidio e prurito, il soggetto che la contrae è portato a grattarsi col rischio di creare delle ferite sulla cute; in altri invece sono percettibili solo all’occhio.
Le malattie esantematiche sono: morbillo, varicella, rosolia, bocca-mani-piedi, mononucleosi, scarlattina, e solo per alcune di esse è stato individuato il vaccino. Non esiste una cura specifica per questo tipo di malattie, la terapia prevede l’utilizzo di antipiretici per abbassare la febbre quando è molto alta e un’abbondate idratazione. Quando la malattia è accompagnata dalla comparsa di macchie pruriginose il medico può consigliare lozioni lenitive che diano sollievo alla pelle del paziente.
La sesta malattia è una delle esantematiche per cui non è stato individuato il vaccino motivo: per questo motivo è ancora in circolazione. La sua origine è di tipo virale e la causa di questa infezione è l’herpes virus umano tipo 6B. Il periodo di incubazione è di 7/14 giorni e colpisce soprattutto i bambini tra i 6 mesi e i 2 anni di vita. Il contagio avviene tramite le secrezioni respiratorie, saliva e contatto stretto con un altro bambino infetto.
Si manifesta con febbre alta per 3/ 4 giorni e possibile diarrea. Individuare all’inizio della comparsa dei sintomi è praticamente difficile. L’eruzione cutanea compare quando la febbre comincia ad abbassarsi per poi sparire del tutto; l’esentema colpisce prima il tronco, la schiena e gli arti per poi salire verso il viso. Nella maggior parte dei casi le macchie di colore rosa chiaro non portano fastidio e possono scomparire anche nel giro di ore. In questa fase il piccolo non è più contagioso ma è bene tenerlo in casa e attendere che si riprenda del tutto.
Anche con la sesta malattia non si interviene con una cura specifica ma si somministrano medicinali che abbassano la temperatura corporea come il paracetamolo. Ognuna delle malattie citate può avere delle conseguenze gravi e per questo motivo è importante isolare il bambino infetto già dalla comparsa dei primi sintomi e avvertire immediatamente il medico. Il pediatra saprà come intervenire in base al quadro clinico che gli si presenta davanti.
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