Guarda giocare tuo figlio e scoprirai subito chi diventerà da grande: la curiosità di tutti i genitori

Il gioco è uno degli strumenti più potenti che abbiamo per garantire una crescita e un sano sviluppo al nostro bambino. Non solo! Giocare con i propri figli significa instaurare e incrementate un buon rapporto con loro. E voi, giocate abbastanza con la vostra prole?

La vita stressante di ogni giorno piena di mille impegni e ansia fa si che i genitori, oberati dal lavoro e dalle preoccupazioni, tolgano del tempo che dovrebbero invece dedicare ai propri figli: i momenti migliori sono quelli dei pasti oppure qualche minuto prima di andare a letto e, a volte, qualche istante al mattino prima di andare a lavoro. Molto spesso questo succede perché i genitori pensano alle esigenze materiali dei propri figli mettendosi anche in competizione con altri genitori per sentirsi migliori. Tanti di questi genitori pensano che un regalo fatto ai loro bimbi e qualche complimento possa rimediare alla loro assenza nella vita di tutti i giorni dei piccoli di casa. Ma è davvero così?

Cosa pensano gli educatori

Secondo molti educatori è vero che i bambini hanno molte necessità ma quella principale è quella di sentirsi amati da parte dei propri genitori che sono il punto di riferimento di ogni bambino.  È vero che i nonni sono una figura fondamentale all’interno della famiglia ma il perno portante di ogni nucleo familiare sono i genitori. In questa situazione si inserisce il gioco come strumento per educare efficacemente il bambino, per conoscere i suoi desideri e le sue inclinazioni e anche per rendere più forte e profondo il legame che c’è tra genitore e bambino.

Per un genitore perdere i momenti di gioco del proprio piccolo significa perdere un’occasione importante per capire le paure, i desideri e le potenzialità del suo piccolo erede e, quindi, lasciarsi scappare dalle mani la possibilità di crescere con lui capendo le sue reali inclinazioni e la persona che potrà diventare.  Già da piccoli, infatti, attraverso il gioco è possibile capire che cosa un bambino è portato a fare da grande: scrittore, poliziotto, maestra, ballerino, militare, chef, calciatore, allenatore o altro. Nella vita non si smette mai di crescere e il gioco, se ben fatto, è lo strumento più indolore per imparare a stare al mondo, relazionarsi con gli altri in modo efficace e diventare i cittadini di un domani migliore. Compito dei genitori e degli educatori è garantire degli spazi di gioco per i bambini che siano privi di pericoli. Non solo! I genitori devono anche garantire alla propria prole di avere la serenità e il tempo per giocare.

Giocare per diventare adulti felici

Con il termine gioco si intende un’attività che il bambino mette in atto quando si sente tranquillo e quindi, in questo modo, manifestare le sue vere propensioni e la sua indole. La Risoluzione 44/25 del 20 novembre 1989 dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani dell’ONU ha stabilito che il gioco è un “diritto” inviolabile di ogni bambino. Il genitore diventa fondamentale nell’attività ludica del bambino perché ha il compito di insegnarli a giocare. In altre parole, il piccolo di famiglia ha bisogno della sua figura di riferimento per capire come si fa a giocare, cioè ha bisogno di un modello che diventerà la sua figura di riferimento e con il quale si relazionerà scontrandosi per crescere.

I genitori non hanno necessità di fornire al bambino milioni di giocattoli costosi ma solo qualche giocattolo che permetta al loro figlio di dare libero sfogo, in un contesto protetto caratterizzato dalle cure amorevoli dei suoi punti di riferimento genitoriale, le sue doti, inclinazioni e ambizioni.

Infine, dobbiamo precisare che per un genitore giocare con il proprio bambino è fondamentale perché gli permette di partecipare alla crescita del suo piccolo, di creare un legame forte con la propria prole ma anche di rilassarsi e liberare quella fantasia e creatività che si è perso vivendo solo nel mondo degli adulti.