Cucinare con i bambini nei moderni contesti educativi è considerato, purché sia fatto in un ambiente privo di pericoli, da molti educatori un modo per intensificare e, a volte, creare il legame che c’è tra i genitori e la loro prole.
Per questo su internet stanno spopolando tantissime ricette di pasta frolla anche istantanea che permette a genitori e bambini di condividere il momento della preparazione di dolci e dolcini. Ma è davvero così importante questo momento di condivisione tra figli e genitori? Cerchiamo di capire meglio.
Il rapporto tra genitori e figli è fondamentale per il corretto sviluppo psicofisico ed educativo dei propri figli che poi saranno i cittadini attivi della società di domani. Come fare, dunque, per avere un buon rapporto con loro dove i giovani possano sentirsi complici dei propri genitori senza però che i genitori smettano di essere il loro punto di riferimento?
I bambini, infatti, indipendentemente che abbiano una famiglia composto da un padre e una madre oppure da due genitori dello stesso sesso, hanno bisogno di sentirsi protetti e di avere almeno due figure di riferimento che nel loro immaginario siano talmente audaci da proteggerli a 360°, cioè da tutti i mali che possono aver conosciuto fino a quel momento nella loro breve vita. È risaputo che per i bambini di solito è la madre che si occupa della loro cura e del loro sostentamento mentre il papà è visto come una sorta di super eroe che li protegge e che li sgrida quando sbagliano.
Questa idea di famiglia poi si evolve nella testa del bambino con il tempo durante la sua crescita: egli, infatti, nelle varie fasi della sua evoluzione si confronterà con i suoi modelli di riferimento primari, ovvero i genitori. Come possono fare, dunque, i genitori per cercare di avere un rapporto con i loro figli che possa migliorarsi e accrescere nel tempo? Questa, infatti, è una delle questioni più difficili e spinose da realizzare nell’educazione dei propri figli ma è anche una delle chiavi del successo di ogni genitore.
Per essere dei buoni genitori, infatti, secondo gli educatori bisogna trascorrere del tempo con i propri figli ma che sia un tempo di qualità durante il quale si possa stabilire una relazione forte tra genitore e bambino. In caso, contrario, il piccolo potrebbe sentirsi trascurato e cercare nuove figure di riferimento che possano dargli almeno l’illusione di quel calore che avrebbe bisogno di ricevere dai propri genitori, siano essi biologici o adottivi.
Cucinare con i bambini per conoscersi meglio
Giocare con il cibo è diseducativo perché non tutti hanno la possibilità di sfamarsi e quindi bisogna insegnare ai piccoli di casa fin dalla tenera età che il cibo è vita e che non va sprecato in nessun modo. Cucinare con i bambini nei moderni contesti educativi è considerato da molti un modo per intensificare il legame che c’è tra i genitori e la loro prole. Un tempo era con la nonna che i bambini imparavano a fare i dolci e trascorrevano quegli indimenticabili pomeriggi a guardare cuocere nel forno la famosa e gustosa torta di mele della nonna che, una volta pronta, fin dal primo morso toglieva al bambino tutti i malesseri e i dispiaceri che poteva provare.
Ecco, è in questo contesto che cucinare con i bambini diventa importante perché questa semplice azione si trasforma in un momento di condivisione tra figli e genitori di una fase importantissima per la vita dell’intera famiglia, come è appunto quello dell’alimentazione. In questo modo, infatti, il bambino può passare del tempo di qualità con il genitore, conoscerlo meglio e impararne alcuni pregi e difetti: i due, quindi, cresceranno un poco insieme e instaureranno un legame più forte e dei ricordi favolosi e gioiosi che per entrambi si riveleranno una vera ancora di salvezza nei momenti difficili della vita.
Il parere degli educatori
In altre parole, ciò che molti educatori consigliano è quello di cercare di coinvolgere i piccoli di casa nella routine della famiglia senza caricarli di troppi pesi ma facendoli sentire parte del loro nucleo familiare per evitare che possano sentirsi dei pacchi oppure che crescano con la convinzione che tutto loro è dovuto in quanto figli di quei genitori. La cosa fondamentale però è evitare di far crescere troppo in fretta i bambini: i piccoli di casa hanno, infatti, il diritto di rimanere tali e hanno il diritto di vivere la loro infanzia e adolescenza in tranquillità lontano dai pericoli con al fianco delle figure di riferimento che siano per loro un punto solido, quindi autorevoli e non autoritarie, a cui rivolgersi per crescere.
Occorre, quindi, evitare di confondere un buon rapporto con i propri figli in un legame di amicizia. Questo significa che i genitori devono avere la forza di non scaricare sui figli i loro problemi per evitare di creare dei figli genitorializzati perché questo porterebbe alla rovina la loro famiglia. In una famiglia funzionale, quindi, i figli devono rimanere figli e i genitori devono sempre assolvere al loro ruolo di genitori.