Una delle pratiche abituale delle mamme e dei papà è quella del cambio pannolino che, di solito, soprattutto in presenza di bimbi molto piccoli, avviene diverse volte al giorno. Dove li buttate dopo l’utilizzo? La risposta potrebbe cambiare la vostra vita.
Tutti noi abbiamo a cuore l’ambiente e i bisogni del nostro Pianeta e vorremmo fare di tutto per dare ai nostri bambini un futuro migliore di quello che al momento si prospetta. Ma non è sempre facile avere tutto sotto controllo e rispettare le regole che si dovrebbero seguire per una vita ecologica ed eco friendly. La raccolta differenziata è una delle pratiche più radicate ormai nelle nostre abitudini e quella destinata a fare i maggiori progressi, ma spesso può essere complicato essere rigidi e avere tutto a portata di mano.
Specialmente se siete diventati genitori da poco ed è il vostro primo figlio, potreste ritrovarvi a non sapere dove buttare i pannolini usati di vostro figlio. Buttare il materiale sbagliato nel secchio sbagliato una volta non comporta nulla, ma continuare a commettere questo errore per tanto tempo può seriamente fare del male all’ambiente. Allora cosa fare e come comportarsi in questi casi? Dove va il pannolino? Niente paura, seguite questi consigli semplici e non sbaglierete più!
Se siete abituate ad usare pannolini usa e getta classici per il vostro bimbo, è bene che voi sappiate di cosa sono fatti, per poterli smaltire nel modo giusto. In realtà sono fatti a strati e ciascuno strato ha un diverso materiale con una sua funzione. Quello a contatto con la pelle del bambino è polipropilene, un tipo di plastica. Lo strato che deve invece assorbire è in fibre di poliestere e tereftalato. L’esterno, solitamente, è in fibra bioplastica o tessuto non tessuto. Naturalmente questa composizione cambia di brand in brand, ma generalmente i materiali sono questi.
Alcuni pannolini contengono anche coloranti, come i Pampers, oppure hanno lo strato esterno fatto in cellulosa, come i Naty. Come fare, dunque, con tutti questi strati così diversi tra di loro? Dal momento che il polipropilene è un derivato della plastica, si potrebbe erroneamente pensare di doverli buttare proprio nel secchio della plastica. Ma non è così semplice la questione: i pannolini sporchi sono rifiuti organici, quindi ci sono da fare ulteriori considerazioni.
Anche se molti brand stanno cambiando direzione, la maggior parte dei pannolini non sono biodegradabili e dunque vanno smaltiti nel modo tradizionale: nell’indifferenziata. Questo perché il prodotto è realizzato per essere impermeabile e il suo smaltimento in natura avrebbe una durata di 5 secoli. Per non lasciare i rifiuti di nostro figlio nell’ambiente per cinque secoli, è importante rispettare le regole.
Tutti i rifiuti igienici assorbenti vanno smaltiti allo stesso modo e gettati dunque nel contenitore del secchio residuo, ovvero l’indifferenziato e questo vale per pannolini, pannoloni e assorbenti. Il materiale di cui sono fatti questi prodotti, infatti, è tendenzialmente simile, perché simile è lo scopo.
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