La pandemia di Covid-19 ci ha portato via tante cose, anche il sonno dei nostri bambini: ecco perché non dormono più come prima.
La pandemia di Covid-19 ha portato numerose profonde modifiche ai nostri comportamenti e ai nostri modi di vivere. Abbiamo passato momenti davvero complicati come collettività e gli effetti si vedono tuttoggi, a quasi tre anni dall’inizio della pandemia. Tra i soggetti più colpiti e fragili sicuramente i bambini, che hanno riscontrato problemi tuttora, soprattutto nel sonno. Sono molti gli studi che confermano l’aumento dei disturbi del sonno dopo la pandemia e molti genitori si trovano spaesati e senza possibilità di agire di fronte a bimbi che non dormono!
Ci sono diversi fattori che hanno contribuito a questa nuova tendenza tra i nostri bambini che non li fa dormire e che fa penare anche noi genitori. Innanzitutto la pandemia e il lungo periodo di lockdown ci hanno costretto volente o nolente a modificare i nostri orari e il nostro orologio biologico si è adattato spesso a orari malsani. Sempre più persone hanno iniziato ad andare a letto tardissimo e alzarsi altrettanto tardi, non avendo magari più da lavorare, da andare a scuola e all’università o uscire la sera. Un vero e proprio jet lag di cui sono stati vittime tanto gli adulti, quanto anche i bambini e gli adolescenti.
È normale, dunque, ritrovarsi con bambini che dormono male, ad orari sballati e non si sentono mai riposati a dovere, anche quando dormono parecchie ore. La chiusura di palestre, scuole e centri ricreativi in generale e l’impossibilità di uscire di casa hanno provocato una diminuzione drastica dell’attività fisica dei nostri figli, che non sono più riposati e dunque non dormono bene di notte Inoltre dal lockdown a questa parte stiamo tutti molto più incollati a schermi, pc, tablet e cellulari e come ben sappiamo, non aiutano a dormire sonni sereni.
La prima cosa da fare è dare un orario prestabilito e spiega a tuo figlio di andare a letto perchè dormire è importante, mantieni orari dei pasti regolari, fagli un bagnetto prima di cena, aiuta tantissimo a conciliare il sonno, le storie della buonanotte sono sempre un successo da molti anni e infine la parola magica BUONANOTTE significa che è arrivato il momento di andare a dormire.
Ma come fare per invertire questa tendenza? Importante è stabilire quale sia il disturbo del sonno di cui è affetto nostro figlio: sono tanti e diversi tra di loro e avere una diagnosi corretta e il modo giusto per affrontare insieme il problema e, si spera, risolverlo. Il consiglio, quindi, è quello di rivolgersi al vostro pediatra per capire insieme la strategia migliore da mettere in atto.
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