Se comprate abitualmente questo tipo di latte, fate attenzione: è stato ritirato dal mercato perché potenzialmente pericoloso.
Il Ministero della Salute, infatti, lavora ogni giorno per salvaguardare i cittadini e la loro incolumirà, anche contro virus, batteri, tossine e qualsiasi elemento indesiderato di possa erroneamente trovare negli alimenti confezionati che comunemente troviamo in tutti i nostri supermercati preferiti. Questa volta è toccato ad un prodotto dedicato proprio ai bisogni dei nostri bimbi: il latte di una nota marca che produce proprio alimenti e prodotti per la prima infanzia. Ma che cosa sta succedendo?
Il latte per la prima infanzia, che si tratti della versione liquida o in polvere, è fondamentale per la salute e la crescita dei nostri bambini e non vorremmo mai che entrino in contatto con prodotti potenzialmente pericolosi. Dunque è bene stare attenti ai ritiri alimentari da parte del governo, per essere sempre aggiornati su quello che diamo ai bimbi.
Latte per l’infanzia ritirato dal mercato: ecco perché
Si tratta del latte per la prima infanzia di Humana, una nota marca che si occupa proprio di commercializzare prodotti dedicati ai bambini, specialmente latte in polvere o liquido. Il Ministero della salute si è così prodigato per ritirare un lotto di prodotto dagli scaffali dei supermercati perché non conforme agli standard previsti. Come recita il documento ufficiale, disponibile sul sito del Ministero, il lotto in questione non è “adatto al consumo, in quanto in alcune confezioni si potrebbe presentare separazione di fase”.
La separazione di fase si ha quando un prodotto che dovrebbe essere omogeneo e miscelato si presenta con i propri componenti non mescolati ma, appunto, separati. Non costituisce di per sè un problema per la salute di chi lo consuma, ma non è di certo conforme agli standard previsti dal governo. I lotti incriminati sono 22801 e 22802 e la data di scadenza è prevista per l’agosto del 2023.
Il Ministero ha stabilito degli standard che tutti i prodotti alimentari devono rispettare e per questo motivo vengono effettuati vari controlli nelle fasi di produzione e confezionamento del prodotto che, se non vengono passati, si può incorrere in un obbligo di ritiro immediato o addirittura, nei casi più gravi, di immediata distruzione del prodotto contaminato o che non rispetta gli standard.
Il consiglio, quello del Ministero, in questo caso è di non consumare il prodotto incriminato se lo si ha già acquistato in precedenza e riportarlo immediatamente al punto vendita in cui si è fatto l’acquisto: il consumatore ha diritto dunque ad un rimborso del prodotto in casi come questi. Se si è già consumato, non ci sono particolari allarmi da parte del Ministero quindi si possono dormire sonni tranquilli.