La maggior parte dei genitori agisce sempre in buona fede e fanno sempre il possibile per mantenere i loro figli al sicuro. A volte intervengono dei fattori esterni che costituiscono delle minacce; è il caso dell’allergene trovato all’interno di uno dei prodotti più amati ed utilizzati per la preparazione dei pasti dei bambini.
L’attenzione che una madre e un padre mettono nel crescere del figlio è sempre molto alta, ma questo non sempre aiuta a proteggerli del tutto. Fattori esterni possono intervenire e in quel caso non resta che sperare bene. Una fase molto importante dei primi mesi di vita è quella dello svezzamento, tradizionale o autosvezzamento sono alcune delle strategie messe in atto dalla famiglia.
A partire dai 5, 6 mesi circa (tutto dipende dalle indicazioni fornite dal pediatra) i bambini cominciano a mangiare cibi solidi senza l’aggiunta né di sale né di zucchero. Mano a mano che il tempo passa i piatti salati possono essere insaporiti con l’aggiunta di questo alimento tanto amato dai bambini, un ottimo nutriente che entra a fare parte della dieta dei piccoli in modo prepotente. È proprio questo ingrediente tanto importante a essere stato oggetto del richiamo diffuso dal ministero della Salute.
Il richiamo alimentare è stato comunicato dal Ministero della Salute per avvertire i cittadini e i consumatori e fornire loro indicazioni sugli atteggiamenti da assumere nel caso specifico. Il prodotto oggetto del richiamo è il Parmigiano Reggiano 24 mesi Dop commercializzato e prodotto dalla Trentini SPA, società con sede in provincia di Mantova.
Il ministero ha fornito ulteriori informazioni circa il lotto (P1843) e la data di scadenza (01-04-2023), dati riportati sulla confezione. Nello specifico si tratta della porzione sottovuoto da 800 900g circa. I dati riportati nel documento ufficiale sono essenziali per i consumatori per comprendere se hanno acquistato il prodotto oggetto del richiamo o meno.
Il motivo del richiamo che può destare particolare allarme soprattutto tra le mamme, oltre che tra i consumatori in generale, sta nella presenza di un allergene non dichiarato nell’etichetta: “Alcune confezioni etichettate come Parmigiano Reggiano potrebbero contenere Grana Padano che ha come ingrediente il lisozima, un conservante, derivante dall’uovo (allergene)” è quanto si apprende dalle fonti del ministero.
Un errore non da poco, soprattutto se il formaggio in questione è indirizzato ai più piccoli. Come dovete comportarvi se avete acquistato il prodotto? Coloro che hanno acquistato la confezione di parmigiano possono recarsi dal rivenditore per chiedere il rimborso; il commerciante dovrebbe essere informato di quanto accaduto. Se invece il prodotto è stato consumato sarebbe bene sentire il medico di famiglia e informarlo di quanto successo; lo stesso vale per i vostri figli. Se il bambino non è un soggetto allergico potrebbe non sussistere alcun motivo per preoccuparsi, ma in questi casi informare il pediatra è la scelta migliore.
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