Vi siete mai chiesti se sia possibile scaricare le ripetizioni private dei vostri figli dalle tasse? Ecco le risposte che state cercando.
L’inizio della scuola è un momento davvero delicato nella vita di nostri figlio ma anche di noi genitori, che lo vediamo crescere e affrontare la vita da solo, finalmente lontano da noi, anche se vorremmo tenerlo sempre a casa. Siamo certamente contenti di assistere alle recite di Natale e quelle di fine anno e di sentirci raccontare tutto quello che ha fatto a scuola quel giorno. Siamo un po’ meno contenti, poi, quando ci tocca mandarlo a fare ripetizioni e aiuto compiti. Questi piccoli scherzetti possono costarci anche parecchi soldi, soprattutto se abbiamo figli grandi che vanno alle superiori o che comunque necessitano aiuti particolari su materie anche complicate.
Se siamo una famiglia non troppo benestante, pagare magari più volte a settimana venti, trenta, quaranta euro di ripetizioni di matematica, storia, italiano, inglese e quant’altro può diventare una spesa davvero pesante. L’aiuto che offre la scuola spesso e volentieri non è abbastanza e siamo così costretti ad affidarci a insegnanti privati, che costano naturalmente molto di più. Ma queste spese necessarie, possono essere detratti dalle tasse? Ecco tutte le risposte che stavate cercando.
La risposta breve è: sì. Nella dichirazione dei redditi che dovrete compilare e consegnare ogni anno, si possono assolutamente scaricare le spese per l’istruzione. Questo naturalmente si può fare se l’insegnante in questione avrà emesso regolare fattura ogni volta che sarà venuto in casa vostra ad aiutare vostro figlio. È qui che si presenta un problema: la maggior parte delle persone che danno ripetizioni non emette fattura e accetta pagamenti contanti e in nero.
Trattandosi per la stragrande maggioranza di giovani o giovanissimi studenti del liceo o universitari neolaureati senza alcun titolo e soprattutto senza partita iva, farvi fare fattura è davvero difficile, soprattutto se state cercando una soluzione semplice, a poco prezzo, per risparmiare il più possibile. Diversa è la situazione se professori con Partita Iva che impartiscono lezioni private complete e a prezzi decisamente diversi dallo studente universitario che ha bisogno di arrotondare. In questo caso, con tutte le fatture a protata di mano, potete certamente scaricara le spese dalla dichiarazione dei redditi, perché passano come spese per l’istruzione di vostro figlio.
Qui dovrete prendere voi una decisione saggia: se avete intenzione di fare le cose per bene, in regola, dovrete cercare un insegnante che vi farà regolare fattura con prezzi nettamente maggiori, naturalmente, rispetto agli studenti da otto o dieci euro l’ora, che sono anche molti di più. In questo caso, potete pagare regolarmente le tasse scaricando le vostre spese di istruzione.
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