La malattia di Lyme può essere davvero pericolosa per i nostri bambini: ecco come fare per riconoscerla e prevenirla.
I bambini si ammalano purtroppo molto facilmente e ci fanno sempre preoccupare. Quando sono molto piccoli in particolare, anche un semplice raffreddore, una febbre o uno sfogo allergico potrebbe mandarci nel panico più totale. Per fortuna ci sono i nostri preziosi pediatri che ci aiutano a mantenere la calma e ci avvisano quando dobbiamo effettivamente preoccuparci e quando invece possiamo rimanere tranquilli e sereni e far stare tranquilli e sereni anche i nostri figli. Ma ci sono alcuni casi in cui dovremmo decisamente allarmare, soprattutto se tuo figlio presenta sintomi della malattia di Lyme.
Questa terribile sindrome può essere davvero molto pericolosa per adulti e bambini ma dato che colpisce anche i più piccoli, noi genitori dovremmo stare ancora più attenti a determinati sintomi che potrebbero essere campanelli di allarme per questa grave condizione. Prenderla, tra l’altro, è anche molto più facile di quello che potrebbe sembrare: ecco come riconoscerla e come fare per prevenirla.
Come riconoscere la malattia di Lyme nei bambini
La malattia di Lyme si contrae innanzitutto tramite il morso della zecca, piccolo insettino fastidioso e difficile da vedere che dà un morso assolutamente indolore. Questo può essere un problema, perché naturalmente più difficile da individuare in tempo e il motivo è che la saliva della zecca contiene un anestetico.
Si può scovare e togliere soltanto se si vede, dunque e più tempo sta attaccata al corpo e più la situazione si aggrava. Principalmente sceglie collo, ombelico, inguine, gambe e testa sia negli adulti che nei bambini. Si può estrasse con una pinzetta, cercando di non farle male o di ucciderla, altrimenti vomiterà e non vogliamo certo entrare in contatto con quello che la zecca ha nello stomaco.
Se non si vede in tempo, si può contrarre la malattia di Lyme. I sintomi principali che potete osservare sono innanzitutto l’arrossamento della zona mora dall’insetto. Poi febbre, linfonodi ingrossati, mal di testa, male alle articolazioni, gastrite, epatite, paralisi facciale, aritmie.
Si può accertare la diagnosi grazie a esami del sangue specifici ma si può anche prevenire evitando di mettere ai vostri bambini pantaloncini corti quando si va in montagna e cercando di ispezionare le zone interessate quando si torna a casa. Si può anche, naturalmente, curare con antibiotici specifici e diversi a seconda dell’età di vostro figlio. Chiedete al pediatra di fiducia e vi saprà consigliare quale antibiotico è adatto al vostro caso.
Consigliamo sempre di ascoltare il vostro pediatra per farvi consigliare al meglio come intervenire, ogni caso è a sè.
La regola numero uno è non farsi prendere dal panico e tentare di intervenire il prima possibile, per tamponare eventuali ritardi o dimenticanze. Può essere una malattia grave, ma di certo non mortale per dei bambini, quindi allarmatevi ma senza perdere la calma!