Se i rapporti con tuo figlio non sono dei migliori, non disperare: ecco quello che puoi fare per migliorare le cose.
Crescere un figlio facile, anzi, è tra i mestieri più difficili e con più reponsabilità del mondo. Nessuno ti preparare a cosa realmente dovrai affrontare, anche se ci si documenta a dovere con libri, corsi, studi, è tutto inutile di fronte all’atto effettivo di mettere al mondo un bambino e vederlo diventare un essere umano con una personalità e delle idee davanti a te. Alcuni momenti della sua crescita potrebbero essere particolarmente complicati e delicati e le tensioni in famiglia possono crescere, creando vuoti e fratture.
Niente è perduto naturalmente e i conflitti familiari vanno e vengono, ma litigare continuamente e avere un clima brutto in casa può essere davvero stressante per tutti. È brutto per il bambino, che vive in un clima di tensione e continuo scontro e non sa bene come gestire ancora due adulti arrabbiati e stressati ed è difficile anche per i genitori, che spesso si trovano tra le mani una bella patata bollente, senza avere gli strumenti per gestirla nel modo giusto. Si possono fare davvero dei danni. Ma qualche consiglio utile per risanare un rapporto difficile con i tuoi bambini, esiste.
Come riparare un brutto rapporto con tuo figlio: consigli utili
Innanzitutto è importante, in quanto genitori, riconoscere le proprie mancanze, debolezze e limiti. Nessuno ci insegna come si cresce un essere umano e nessuno nasce sapendolo già fare. Ecco perché se ci rendiamo conto di non sapere bene cosa stiamo facendo, ammettiamolo, chiediamo aiuto. Questo non vuol dire soltanto farsi consigliare da amici, parenti o anche terapisti ma parlarne anche con nostro figlio, se è abbastanza grande, per capire insieme come risolvere una situazione che far stare male lui e anche voi. Quello che lui imparerà da questo è che la fragilità non è una debolezza, ma un modo per costruire il rapporto ancora più solido.
Evitare violenza e voce alta. Inutile dire che la violenza non è soltanto inutile ma assolutamente pericolosa e dannosa per la crescita del bambino. Quindi no a schiaffi, prepotenze e altre manifestazioni fisiche coercitive, ma evitiamo anche di alzare la voce inutilmente.
Urlare, perdere la pazienza e insultarsi non porta da nessuna parte. Il dialogo, invece, è costruttivo: cercate di capire, con una comunicazione matura e consapevole, perché vostro figlio si comporta in quel modo, cosa gli sta succedendo, quali sono i suoi bisogni e cosa sta cercando di dirvi. Questo non significa farsi mettere i piedi in testa, parlare con lui alla pari e insegnargli la comunicazione delle emozioni.
Imparate e insegnate a chiedere scusa! Perdere la pazienza, ogni tanto, è normale e capita a tutti e potrebbe anche capitare di reagire come non avremmo mai voluto. In questo caso, chiedete scusa a vostro figlio e parlate insieme di quello che è successo, di come vi siete sentiti e del perché non dovrebbe più fare o dire quello che ha fatto o detto.
Gli insegnerete a chiedere scusa, ad essere più gentile e a capire che le azioni e le parole hanno delle conseguenze pesanti sull’emotività delle persone.