I disturbi alimentari possono colpire anche le donne incinte. Se ti ritrovi in questi sintomi, anche tu hai la pregoressia.
Con i disturbi alimentari non si scherza. Colpiscono tantissime donne e uomini ogni anno e se ne parla sempre troppo poco. Possono portare a situazioni davvero drammatiche e pericolose per la salute della persone che ne soffre, che si sentirà sempre più isolata e impotente di fronte ad una condizione mentale contro cui non sempre si può combattere. Prendersi cura della propria salute mentale è fondamentale, specialmente quando si è in gravidanza, un momento delicato per la vita di una donna. Conoscevi la pregoressia?
Ecco perché nemmeno questi nove mesi di gravidanza sono esenti dalla possibilità di sviluppare disturbi alimentari, che tuttavia diventano ancora più pericolosi perché in ballo c’è anche la vita del bambino, oltre che quella della madre. Se ti ritrovi in alcuni di questi spaventosi sintomi, potresti anche tu avere questo disturbo alimentare che colpisce le donne in gravidanza o anche prima ancora di concepire il bambino, impendendo loro di tentare di rimanere incinte per paura dei cambiamenti del corpo. Rimanere incinta non è soltanto un momento di grande gioia nella vita di una donna che desidera un bambino, ma è anche un periodo di grandi cambiamenti, anche fisici. Il corpo che si trasforma inevitabilmente per accogliere il feto può essere qualcosa che spaventa, e che spaventa a tal punto da far sviluppare alla donna un disturbo alimentare grave come la pregoressia. La parola stessa suggerisce di che cosa si tratta e deriva dalle parole pregnancy, gravidanza in inglese, e anorexy, anoressia.
Soffri di pregoressia? Sì, se ti ritrovi in questi sintomi
Questo significa che la donna incinta può sviluppare una grave anoressia proprio scatenata dalla stessa gravidanza. Iniziare a non volersi alimentare nel modo corretto, mettendo a rischio la propria salute e quella del bambino, dedicarsi ad eccessivo esercizio fisico anche oltre le possibilità di una donna incinta o altre modalità di compensazione del cibo ingerito che potrebbero davvero mettere in pericolo la mamma e il figlio. Per superare questo disturbo alimentare, come tutti gli altri che esistono, c’è solo una cosa da fare.
Rivolgersi ad uno psicoterapeuta e decidere insieme che cosa fare, come tentare di superare questa situazione e tutti i cambiamenti fisici che inevitabilmente la mamma incontrerà anche una volta nato il bimbo. Non bisogna sottovalutare la salute mentale della neomamma, tanto quanto quella fisica!