Può capitare che il tuo bambino faccia fatica a respirare ma quale potrebbe essere il motivo? O meglio, ecco cosa devi notare per capire qual’è il problema.
Arriva il periodo invernale e secondo le ultime statistiche ci sono già molti bambini colpiti dalle influenze stagionali. Febbre alta, tosse e raffreddore sono tra i sintomi più comuni e talvolta si contatta telefonicamente il pediatra per chiedere consiglio così da evitare di affollare le sale di aspetto. Ma non sempre sappiamo esprimere al medico specialista i veri sintomi che magari abbiamo notato, o meglio, spesso magari siamo poco chiari nel dare informazioni date al pediatra che poi può faricare a dare una diagnosi precisa di quello che potrebbe essere il disturbo temporaneo di cui il bambino sta soffrendo.
Quante volte magari hai riferito al medico che tuo figlio respira male senza fornire effettivamente in modo specifico quale sia il motivo di una respirazione anomala. Se il bambino fa fatica a respirare, ci possono essere infatti diversi motivi che richiedono una cura differente ovviamente. Ecco quindi cosa devi notare per capire qual’è il problema.
Certo è chiaro che se un bambino respira male se raffreddato, la causa sia il nasino chiuso, quindi tenderà automaticamente a respirare con la bocca e quindi sarà opportuno magari intervenire in modo differente e molto spesso basta anche effettuare semplici lavaggi nasali poiché è da reputarsi fastidioso e non pericoloso. Ci sono due modi invece di respirare male che devi saper riconoscere poiché posso essere un campanello d’allarme che non va sottovalutato.
Se noti che il tuo bambino fa fatica respirando a tirare dentro l’aria, questa è una laringite:
La laringite è un’infiammazione che colpisce la laringe nel suo complesso o specificatamente le sole corde vocali. Può essere provocata da eventuali infezioni o può avvenire per l’inalazione di sostanze irritanti, come il fumo di sigarette, smog e sostanze chimiche.
Se doveste notare invece che il bambino fa fatica a buttar fuori l’aria, si tratta invece di una crisi di asma:
Una crisi di asma può iniziare in maniera improvvisa, con respiro sibilante, tosse e respiro affannoso. Altre volte, la crisi di asma può insorgere lentamente, con graduale peggioramento della sintomatologia. In entrambi i casi, i soggetti con asma spesso notano prima respiro affannoso, tosse o senso di oppressione.
Nel caso noti quindi uno di questi sintomi è necessario e doveroso segnalarlo al pediatra che sicuramente richiederà una visita approfondita per conferire la giusta cura. È inoltre importante non sottovalutare questi sintomi poiché non solo potrebbero aggravarsi ma essere anche segno di altre problematiche nascoste che sono da scongiurare.
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